L’ondata di gelo che sta letteralmente congelando l’Italia e l’Europa continua a mietere vittime, con la giornata di oggi il conto arriva a quaranta morti. E le previsioni non fanno ben sperare. Prevista per il fine settimana una violenta nevicata che dovrebbe interessare tutto il centro-nord. Tra venerdì e sabato le temperature saranno ancora più rigide e il fisico di quanti non adeguatamente riparati sempre più provato. Nevicherà persino in pianura, massiccia l’intensità prevista in Lazio e a Roma, come in Campania, Puglia, Emilia Romagna e Marche.
Completamente imbiancati in Sicilia tutti i rilievi oltre i 700 mt, difficile la praticabilità delle strade sulle Madonie. Isolate alcune frazioni, comunque già raggiunte dai mezzi di soccorso.
Da venerdì scorso il bilancio solo in Italia è di oltre 30 di vittime (dall’inizio di febbraio sono 40). Si tratta quasi sempre di anziani colti da malore in casa o mentre spalavano la neve, ma anche senzatetto e camionisti sorpresi da vere e proprie bufere di neve sulle strade di mezza Italia. Nella giornata di lunedì si sono contate almeno sette vittime dovute al gelo. Martedì non è andata meglio, sono infatti morte altre sei persone: una 81enne in Irpinia, una 71enne a Serino, vicino ad Avellino, colpita da malore, un senzatetto a Ferrara e una donna a Caponago, in Brianza. Secondo il 118 della Lombardia la morte della donna, un’altra clochard di una cinquantina d’anni, è dovuta a un “probabile assideramento”. A Pesche, in Molise, un pensionato è morto nel tardo pomeriggio mentre stava osservando alcuni mezzi impegnati nella rimozione della neve. Secondo un primo esame medico, sarebbe morto per infarto causato con molta probabilità dalle temperature rigide. È la quarta vittima in Molise da quando è cominciato il maltempo. A Genova, infine, un uomo di 48 anni è stato trovato morto in una cava nella quale sarebbe caduto fratturandosi una gamba, sarebbe morto assiderato.
GAS – Con il contenimento dei consumi dei clienti industriali e delle centrali elettriche alimentate a olio combustibile “la situazione è sotto controllo”. È quanto emerge al termine del Comitato per il monitoraggio e l’emergenza gas del ministero dello Sviluppo. Permane, tuttavia, “lo stato di emergenza”. La riunione è stata indetta per analizzare «i primi effetti delle misure adottate e ha fatto il punto della situazione sui prossimi giorni». In Sicilia invece non dovrebbero esserci problemi, la nostra regione infatti “la più metanizzata d’Italia”, secondo il governatore Lombardo ci sarebbero riserve sufficienti per far fronte all’emergenza gelo.
Trenitalia segnala circolazione regolare sulle linee principali, mentre sono ancora in corso le operazioni di ripristino nel centro-sud lungo la Roccasecca-Avezzano, la tratta Antrodoco-L’Aquila, la Benevento-Boscoredole, la Termoli Campobasso, la Foggia-Potenza e la Barletta-Spinazzola. Sono invece già attive le tratte Benevento-Cervaro, Caserta-Foggia, Avellino-Mercato San Severino; e Attigliano-Viterbo. Il Piano Neve prevede la cancellazione di numerosi treni a lunga percorrenza tra intercity ed eurostar. Clicca qui per l’elenco completo su FS-News.
Protezione Civile e l’Esercito restano impegnati nei soccorsi alle popolazioni delle località più isolate. Vengono organizzate colonne per il trasporto di medicinali e generi di prima necessità. E i genieri delle forze armate sono all’opera in diverse regioni del centro e del sud per liberare le strade dal ghiaccio e dalla neve e ripristinare i collegamenti. La protezione civile ha fatto inoltre sapere che va via via migliorando la situazione delle forniture elettriche, ripristinate in gran parte delle regioni. È anche allerta gas: il Comitato emergenza gas, che si è riunito lunedì mattina, ha stabilito che i consumi di gas dei clienti industriali, le cui clausole contrattuali prevedano tale possibilità, siano contenuti, per tutelare pienamente le utenze domestiche.